giovedì, 15 Maggio, 2025
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Intesa in Conferenza Stato-Regioni su decreto pagamenti diretti PSP

Su proposta del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida, la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, nella seduta odierna ha sancito l’intesa sullo schema di decreto ministeriale relativo alle modalità di applicazione dei pagamenti diretti previsti dal Piano strategico della PAC 2023-2027.

Si tratta di un provvedimento molto atteso, adottato a sole tre settimane di distanza dall’approvazione del Piano strategico (Decisione del 2 dicembre 2022), con cui si disciplinano le modalità di erogazione dei Pagamenti diretti della PAC per l’anno 2023, interamente finanziati dall’Unione europea e finalizzati a sostenere il reddito degli agricoltori, con una dotazione di circa 3,6 miliardi di euro all’anno.

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Il decreto ministeriale prevede la prosecuzione del cosiddetto sostegno di base al reddito degli agricoltori, cui sono destinati 1.678 milioni di euro all’anno e del processo di convergenza nazionale dei diritti all’aiuto, attraverso il quale, entro il 2026, tutti i diritti all’aiuto dovranno raggiungere un valore pari ad almeno l’85% della media nazionale.

Con lo stesso provvedimento si prevede, inoltre, l’avvio del cosiddetto sostegno redistributivo, che privilegia le aziende medio-piccole, destinatarie di un contributo aggiuntivo limitato ai primi 14 ettari posseduti e si attivano, per la prima volta, specifici interventi a finalità ecologico-ambientale (eco-schemi), cui sono destinati circa 900 milioni di euro all’anno.

Gli eco-schemi rappresentano una delle maggiori novità della PAC 2023-2027 e hanno l’obiettivo di stimolare l’assunzione di impegni ambientali più ambiziosi e mirati alle peculiarità dei diversi territori e tipologie produttive, capaci di rafforzare in modo mirato il contributo dell’attività agricola alla società ed all’ambiente, di migliorare la sostenibilità di tutti i processi produttivi. 

Gli eco-schemi attivati sono 5 e prevedono l’impegno del settore zootecnico alla riduzione della resistenza antimicrobica, l’inerbimento delle colture arboree, la salvaguardia degli oliveti di particolare valore paesaggistico, il sostegno ai sistemi foraggeri estensivi con avvicendamento, e misure specifiche per gli impollinatori.

Viene infine rafforzata la politica in favore dei giovani agricoltori e potenziati gli aiuti accoppiati al reddito, finalizzati a settori o prodotti di particolare rilevanza dal punto di vista socio-economico e ambientale.

I settori interessati dagli aiuti accoppiati sono: latte; carni bovine; carni ovine e caprine; frumento duro; semi oleosi (colza e girasole); riso; barbabietola da zucchero; pomodoro destinato alla trasformazione; olio d’oliva; agrumi; colture proteiche comprese le leguminose.

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