Il Parlamento europeo ha adottato le modifiche al regolamento per la proroga delle misure di liberalizzazione degli scambi con Kyiv, sostenendo le richieste degli agricoltori dell’UE e annullando il voto precedente della commissione per il commercio che aveva respinto gli emendamenti.
Sulla base del testo approvato, il Parlamento avvierà i negoziati con il Consiglio, allungando di fatto i tempi per una decisione finale.
Considerando l’avvicinarsi delle elezioni del Parlamento europeo, che si terranno tra meno di 90 giorni, sia il Consiglio dell’UE che la commissione per il Commercio del Parlamento hanno ritenuto che una procedura „accelerata” senza emendamenti fosse la via più sicura per ottenere la riapprovazione delle misure temporanee per un anno, cioè fino al 5 giugno 2024.
Tuttavia, la plenaria ha votato contro il parere della relatrice Sandra Kalniete (PPE) che la commissione aveva precedentemente approvato.
I deputati hanno aggiunto i cereali e il miele a un elenco di prodotti sensibili, per i quali sarebbero scattate le misure di salvaguardia automatiche contro le importazioni eccessive da Kyiv quando le quantità importate superano i volumi medi del periodo di riferimento 2021-23.
I voti del PPE sono stati decisivi per l’approvazione dell’emendamento, che ha ricevuto 347 voti a favore, 117 contrari e 99 astensioni.
La relazione viene ora rinviata alla commissione per il commercio, che condurrà i negoziati a nome del Parlamento con il Consiglio, per appianare le differenze tra le due versioni del testo e raggiungere un terreno comune.
La proposta della Commissione sul rinnovo delle misure commerciali autonome (ATM) con l’Ucraina, presentata il 31 gennaio, mirava a creare un freno d’emergenza alle importazioni di uova, zucchero e pollame, con l’innesco basato sui dati del dopoguerra, ovvero sui volumi del 2022-23.
Le richieste degli agricoltori
Il forte aumento delle importazioni di prodotti alimentari dall’Ucraina nell’UE è stata una questione controversa negli ultimi anni e uno dei principali motivi delle proteste degli agricoltori nei Paesi dell’Europa orientale negli ultimi mesi.
La questione è diventata quindi parte delle richieste delle organizzazioni agricole dell’UE. I gruppi hanno chiesto al Parlamento e agli Stati membri di adottare misure di salvaguardia su più settori e con un periodo di riferimento basato sui dati commerciali precedenti alla guerra.
Le misure commerciali autonome per la liberalizzazione degli scambi con l’Ucraina sono in vigore dal 4 giugno 2022 e sono già state rinnovate una volta. Fanno parte dell’iniziativa dell’UE per aiutare il commercio ucraino, insieme alle corsie di solidarietà per migliorare i collegamenti transfrontalieri.
In una votazione separata, mercoledì, il Parlamento ha deciso con 459 voti a favore, 65 contrari e 57 astensioni di sospendere per un altro anno tutti i rimanenti dazi sulle importazioni dalla Moldavia.