Il ministro dell’Agricoltura polacco Czesław Siekierski ha dichiarato che i negoziati sulla liberalizzazione del commercio agricolo a lungo termine con l’Ucraina dovrebbero essere collegati ai colloqui sull’accordo commerciale UE-Mercosur.
Sia l’accordo UE-Mercosur sia, se confermati, i benefici commerciali per l’Ucraina consentirebbero a nuovi volumi di pollame e zucchero di entrare nel mercato dell’UE a dazio zero.
La Polonia, tuttavia, è il maggior produttore di pollame dell’UE e considera lo zucchero un prodotto sensibile. Pertanto, collegare i due dossier consentirebbe al Paese di compensare l’impatto sulla produzione nazionale consentito da un accordo con concessioni limitate nell’altro.
La mossa è anche una questione di competizione politica. I voti delle aree rurali per le elezioni presidenziali di maggio sono cruciali per il partito di opposizione Diritto e Giustizia (PiS/ECR), in quanto una delle sue tradizionali roccaforti.
Il giorno dell’inaugurazione ufficiale della presidenza polacca del Consiglio dell’UE, gli agricoltori hanno manifestato per le strade di Varsavia, chiedendo di fermare l’accordo UE-Mercosur, il Green Deal e le importazioni dall’Ucraina.
Nell’ambito degli attuali benefici commerciali temporanei, che scadranno nel giugno 2025, l’UE ha limitato le importazioni ucraine di alcuni prodotti, tra cui pollame, uova, zucchero, avena, mais, semole e miele.
I produttori europei di questi beni, in particolare i coltivatori di barbabietole da zucchero, non sono soddisfatti delle attuali misure di salvaguardia e hanno insistito per un ritorno alle quote tariffarie precedenti alla guerra, anche se la Commissione deve ancora presentare una proposta per un’ulteriore liberalizzazione del commercio dopo giugno.
In un’intervista rilasciata alla radio pubblica polacca il 7 gennaio, Siekierski ha parlato in particolare della minaccia dell’Ucraina di accaparrarsi la maggior parte dei sussidi dell’UE, che potrebbe lasciare „gli agricoltori polacchi indietro”.
Con oltre 42 milioni di ettari di terreno agricolo, pari al 71% del territorio ucraino, Kiyv diventerebbe il più grande beneficiario di pagamenti della Politica agricola comune (PAC).