sabato, 27 Aprile, 2024
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Il Consiglio dell’UE dà il via libera alla revisione mirata della Politica agricola comune

I rappresentanti degli Stati membri nel Comitato speciale Agricoltura hanno approvato una revisione mirata di alcuni atti fondamentali della Politica agricola comune (PAC) proposta dalla Commissione europea in risposta alle preoccupazioni espresse dagli agricoltori. Lo riferisce una nota del Consiglio dell’Unione europea.

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La notizia giunge mentre a Bruxelles gli agricoltori hanno organizzato una nuova protesta in occasione del Consiglio Agricoltura.

Secondo quanto riferisce la nota, questa revisione affronta le questioni incontrate, ad esempio, con l’attuazione dei piani strategici della PAC e mira a semplificare, ridurre gli oneri amministrativi e fornire una maggiore flessibilità per il rispetto di determinate condizionalità ambientali.

„Abbiamo ascoltato i nostri agricoltori e abbiamo intrapreso azioni rapide per rispondere alle loro preoccupazioni in un momento in cui si trovano ad affrontare numerose sfide”, ha dichiarato David Clarinval, vice primo ministro belga e ministro per i Lavoratori autonomi, le PMI e l’Agricoltura.

„La revisione mirata delle norme raggiunge il giusto equilibrio tra garantire una maggiore flessibilità agli agricoltori e agli Stati membri e alleggerire gli oneri amministrativi, mantenendo allo stesso tempo un elevato livello di ambizione ambientale nella politica agricola comune”, ha aggiunto.

Come sottolinea il Consiglio europeo, la revisione riguarda alcuni elementi del regolamento sui piani strategici della PAC e del regolamento sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politica agricola comune (il cosiddetto „regolamento orizzontale”).

Il testo trova un attento equilibrio tra la necessità di mantenere un elevato livello di ambizione ambientale e climatica nell’attuale PAC e di garantire che le preoccupazioni degli agricoltori siano prese in considerazione.

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Adattamento delle condizionalità

Il Comitato speciale Agricoltura ha approvato martedì le modifiche agli standard relativi alle buone condizioni agricole e ambientali (BCAA) proposti dalla Commissione europea.

Le BCAA sono una serie di nove norme benefiche per l’ambiente e il clima che si applicano agli agricoltori che ricevono sostegno nell’ambito della PAC. Tali standard sono definiti anche condizionalità, dato il legame tra il rispetto di tali requisiti e il sostegno fornito agli agricoltori.

Uno dei principali cambiamenti è l’introduzione di una disposizione generale che consente agli Stati membri di concedere deroghe temporanee e mirate a determinati requisiti di condizionalità in caso di condizioni climatiche impreviste che impediscono agli agricoltori di rispettarli. Una volta all’anno, gli Stati membri dovranno informare la Commissione in merito a tali deroghe.

Oltre a ciò, vengono introdotte esenzioni specifiche da alcuni standard BCAA. Per la BCAA 6 sulla copertura del suolo durante i periodi sensibili gli Stati membri avranno maggiore flessibilità nel decidere quali suoli proteggere e in quale stagione, sulla base delle specificità nazionali e regionali.

Per la BCAA 7 (rotazione delle colture) la rotazione delle colture rimarrà la pratica principale, ma gli Stati membri potranno utilizzare la diversificazione delle colture come alternativa; questo è meno impegnativo per gli agricoltori, soprattutto nelle zone soggette a siccità o ad abbondanti precipitazioni.

Per quanto riguarda invece la BCAA 8, gli agricoltori saranno obbligati soltanto a mantenere gli elementi caratteristici del paesaggio esistenti e d’ora in poi saranno incoraggiati, su base volontaria, a mantenere i terreni a riposo o a creare nuovi elementi paesaggistici attraverso eco-regimi.

La revisione approvata esenta inoltre le piccole aziende agricole di meno di 10 ettari dai controlli e dalle sanzioni relative al rispetto dei requisiti di condizionalità previsti dalla PAC.

Poiché ciò riguarda il 65% dei beneficiari della PAC, ma rappresenta solo il 10% circa dei terreni agricoli, ridurrà significativamente l’onere amministrativo relativo ai controlli sia per gli agricoltori che per le amministrazioni nazionali, pur mantenendo gli obiettivi ambientali.

In linea con le precedenti richieste degli Stati membri, la revisione garantirà che i paesi dell’UE possano ora modificare i propri piani strategici della PAC due volte all’anno su base permanente, anziché una volta come avviene attualmente.

Ciò fornirà agli Stati membri una maggiore flessibilità per affrontare le mutevoli condizioni. Oltre a ciò, sarà comunque possibile avere tre ulteriori richieste di modifica nell’arco dell’intero periodo di programmazione.

I prossimi passi

A seguito dell’approvazione di martedì la presidenza del comitato speciale Agricoltura invierà ora la lettera di offerta al Parlamento europeo. La commissione per l’Agricoltura del Parlamento europeo ha deciso di ricorrere alla procedura d’urgenza per questa proposta. La posizione del Parlamento in prima lettura dovrebbe essere adottata nella plenaria del 22-25 aprile 2024.

Il regolamento dovrà poi essere adottato formalmente dal Consiglio, firmato dai rappresentanti del Consiglio e del Parlamento europeo e pubblicato nella Gazzetta ufficiale. Se tutto andrà come previsto, il regolamento entrerà in vigore entro la fine di questa primavera.

Come si legge nella nota del Consiglio UE, „considerato il tempo estremamente breve che intercorre tra l’adozione della proposta da parte della Commissione (15 marzo 2024) e la sua prevista entrata in vigore, ciò dimostra l’impegno delle tre istituzioni ad affrontare rapidamente l’attuale situazione degli agricoltori europei”.

Nella riunione del 26 febbraio 2024, il Consiglio Agricoltura e Pesca ha confermato la volontà politica di rispondere in modo efficace alle preoccupazioni espresse dagli agricoltori e ha esortato la Commissione a presentare una proposta per modificare in modo mirato i regolamenti della PAC. Il 15 marzo 2024 la Commissione per tramite del commissario all’Agricoltura, Janusz Wojciechowski, ha pubblicato la sua proposta.

Gli agricoltori non fermano le proteste

L’approvazione della revisione del PAC giunge mentre gli agricoltori hanno organizzato una nuova protesta a Bruxelles per fare pressione sulle istituzioni UE e sui Paesi membri riuniti nel Consiglio per l’Agricoltura e la Pesca.

Secondo quanto riferito dal quotidiano belga Le Soir, la polizia è dovuta intervenire con il lancio di gas lacrimogeni per tenere sotto controllo i manifestanti che hanno nuovamente occupato con almeno 250 trattori il Quartiere europeo, in cui hanno sede le istituzioni dell’UE.

Secondo il quotidiano belga, intorno alle 11 alcuni trattori si sono avvicinati alla linea degli agenti, posando letame e fieno sul terreno e lanciando uova e petardi in direzione delle forze dell’ordine.

Esultano gli agricoltori italiani

La decisione del Consiglio UE è stata accolta con favore dalle associazioni di categoria italiane, tra le più attive in questi mesi nel chiedere una revisione della PAC, grazie anche all’appoggio del governo di centrodestra guidato da Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia), il cui gruppo di riferimento al Parlamento europeo, i Conservatori e Riformisti europei (ECR) è noto per la sua posizione fortemente critica delle politiche del Green Deal europeo.

„Dopo la nostra assemblea del 26 febbraio a Bruxelles, dove abbiamo presentato un manifesto in dieci punti, abbiamo cominciato a raccogliere i risultati”, ha dichiarato il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, secondo quanto riporta Agenzia Nova. 

„Molto ancora, certamente, c’è da fare, ma non posso che plaudire a quelle che sono le prime soluzioni offerte dal Consiglio e dalla Commissione europea”, ha aggiunto.

In un post sul X (ex Twitter), Coldiretti ha affermato che quella data oggi dal Consiglio UE è „una prima risposta importante alle richieste della Coldiretti a tutela delle imprese agricole, alla quale deve ora seguire una moratoria sui debiti delle aziende”.

La protesta delle ONG 

Come sottolinea  Sofia Sanchez Manzanaro in un articolo su euractiv.com , lunedì (25 marzo) le ONG ambientaliste e le organizzazioni dei consumatori hanno chiesto il ritiro della proposta hanno chiesto il ritiro della proposta di legge in una lettera indirizzata alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, sostenendo che „ignora completamente” i principi democratici del processo decisionale dell’UE.

„La Commissione europea ha ceduto alla falsa narrativa che oppone l’ambiente all’agricoltura”, si legge nella lettera. 

„Le misure proposte non faranno altro che compromettere proprio i posti di lavoro che la PAC dovrebbe sostenere a lungo termine”, ha inoltre affermato.

La coalizione di 16 organizzazioni, che comprende le ONG WWF, BirdLife International, l’Ufficio europeo dell’ambiente, l’organizzazione benefica per il diritto ambientale Client Earth e l’organizzazione dei consumatori BEUC, ha criticato la Commissione per aver abolito i requisiti ambientali della PAC senza una previa valutazione d’impatto e consultandosi solo con quattro aziende agricole. organizzazioni. 

Sebbene la Commissione abbia sostenuto di non aver condotto una valutazione d’impatto a causa dell „urgenza politica” delle misure volte ad affrontare „una situazione di crisi nell’agricoltura dell’UE”, le organizzazioni hanno notato l’assenza di prove a sostegno di tale urgenza.

„La proposta legislativa non costituisce una semplificazione dei requisiti ambientali, ma fa marcia indietro”, aggiunge la lettera.

Fonte dell'articoloeuractiv.it
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