sabato, 2 Dicembre, 2023
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I Paesi cercano un accordo su una legge sulla natura dell’UE indebolita

Martedì (20 giugno) i ministri dell’Ambiente dei Paesi dell’Unione Europea cercheranno di concordare una posizione comune sulla legge storica per ripristinare gli habitat naturali in degrado, dopo aver annacquato la proposta in seguito alle pressioni di alcuni governi.

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La proposta dell’UE di risollevare le sorti degli habitat naturali europei – l’81% dei quali è classificato in cattive condizioni di salute – ha scatenato un acceso dibattito politico, con i legislatori dell’UE e alcuni governi che si sono opposti alla legge e hanno messo in dubbio che l’UE stia imponendo alle industrie un’eccessiva regolamentazione ambientale.

Le bozze dei documenti di negoziazione, visionate da Reuters, hanno mostrato che i Paesi intendono indebolire alcune parti della legge.

La Commissione europea, che redige le leggi dell’UE, aveva originariamente proposto requisiti per far rivivere le torbiere prosciugate utilizzate in agricoltura. I Paesi dell’UE sembrano intenzionati a indebolire questi obiettivi – su richiesta di Paesi come l’Irlanda – e a permettere ai governi di evitare di rispettarli in alcuni casi.

Un’altra modifica eliminerebbe l’obbligo di garantire che lo stato di salute di paludi, praterie, foreste e altri habitat non peggiori, sostituendolo con l’obiettivo di „sforzarsi di mettere in atto le misure necessarie” per evitarlo.

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Paesi come la Danimarca hanno avvertito che la legge potrebbe essere in contrasto con gli obiettivi climatici, se impedisse la costruzione di nuovi parchi eolici in ambienti naturali.

La Commissione ha assicurato che le attività economiche possono continuare nelle aree in cui la natura viene ripristinata.

Ma i diplomatici dell’UE hanno dichiarato che, a causa di una serie di preoccupazioni, almeno sette Paesi – tra cui Danimarca, Paesi Bassi, Polonia e Svezia – non hanno appoggiato l’ultima proposta durante i colloqui preparatori della scorsa settimana, facendo presagire un voto serrato martedì.

I Paesi dell’UE e il Parlamento europeo devono entrambi approvare la legge sulla natura.

Il più grande gruppo di deputati del Parlamento sta conducendo una campagna per respingere la legge, sostenendo che la creazione di più spazio per gli elementi che favoriscono la biodiversità sui terreni agricoli minaccerebbe la produzione alimentare.

Più di 3.000 scienziati hanno respinto queste affermazioni. Ma il futuro della legge rimane incerto. La scorsa settimana una mozione dei legislatori dell’UE per respingere l’intera proposta è stata bocciata con uno scarto minimo, in vista del voto del Parlamento europeo a luglio.

Fonte dell'articoloeuractiv.it
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