giovedì, 12 Dicembre, 2024
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Fondo innovazione Ismea, dal Masaf altri 100 milioni per le Pmi

Con una dotazione aggiuntiva di 25 milioni di euro su 75 annunciati lo scorso anno, riaprirà il 15 novembre, lo sportello per le domande di finanziamento a valere sul Fondo innovazione.

Lo strumento ha le modalità attuative fissate nel decreto del Ministero dell’agricoltura della sovranità alimentare e delle foreste del 9 agosto 2023.

Le risorse messe a disposizione per il 2024 ammontano complessivamente a 100 milioni, di euro di cui 30 milioni riservati alle imprese situate nei comuni delle regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche, colpiti dagli eventi alluvionali di maggio 2023.

La misura favorisce il ricambio delle trattrici agricole e gli investimenti in macchine e sistemi innovativi nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura, attraverso contributi a fondo perduto fino ad un massimo del 95% del valore dell’investimento, a cui si aggiunge, per le Pmi agricole e della pesca, la possibilità di ottenere gratuitamente la garanzia Ismea, a fronte dell’eventuale finanziamento per il completamento dell’investimento.

Tra le novità di questa edizione, c’è il rinnovamento della piattaforma informatica e della procedura per la presentazione delle domande.

Quanto ai risultati dell’edizione 2023, in seguito alla chiusura del portale per esaurimento della dotazione finanziaria disponibile, sono state convalidate 1.883 domande, di cui 1.696 a valere sulla dotazione nazionale e le restanti 187 sulla riserva per le imprese nelle zone colpite dall’alluvione del maggio 2023, per un importo di 151,5 milioni di euro.

Delle domande convalidate hanno presentato contestuale richiesta di garanzia 923 aziende. Le istruttorie per la prima annualità del Fondo sono state concluse nei 30 giorni dalla data di presentazione delle domande.

Gli 807 interventi sono stati per il 79% a favore del settore agricolo e per il 21% degli agromeccanici, mentre nessuno a favore della pesca.

La maggioranza delle richieste di finanziamento accolte ha riguardato macchine, strumenti e attrezzature per l’agricoltura (45%) e trattrici agricole (44%), mentre per la ricaduta territoriale degli interventi c’è stata una distribuzione capillare su tutto il territorio nazionale, con una incidenza più marcata in Lombardia, Veneto, Marche, Piemonte e Campania.

Fonte dell'articoloansa.it
La Redazione
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