lunedì, 7 Ottobre, 2024
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Cambiamento climatico, la Sicilia del vino raccoglie la sfida

La Sicilia del vino ha raccolto la sfida lanciata dal cambiamento climatico e attraverso la ricerca, la sperimentazione, la sostenibilità e la valorizzazione della biodiversità sta cercando di governare uno dei momenti più difficoltosi per la viticoltura siciliana.

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Con queste parole Antonio Rallo, presidente del Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia, ha aperto a Siracusa il convegno „Resilienza, ricerca, strategia: la Sicilia governa il cambiamento climatico” nel corso dell’Expo Divinazione, in occasione del G7 Agricoltura.

Assovini Sicilia, il Consorzio di Tutela vini Doc Sicilia e la Fondazione SOStain Sicilia, si sono presentate unite per puntare i riflettori sulle azioni e le strategie messe in atto dal mondo vitivinicolo.

„Le aziende vitivinicole, l’agricoltura tutta, negli ultimi anni hanno messo in atto varie azioni per limitare i danni di un climate change che colpisce sempre più. Crediamo sia giusto dare voce a questo lavoro e chiedere un intervento deciso da parte delle istituzioni per attuare un piano di grandi opere infrastrutturali ormai urgenti”, ha aggiunto Rallo.

Luigi Pasotti, Dirigente di Catania del Servizio Informativo Agrometeorologico Siciliano ha illustrato nel dettaglio la situazione idrica dell’isola collegata non solo alla riduzione delle piogge ma soprattutto all’aumento delle temperature.

„La situazione climatica della Sicilia è piuttosto complessa e il cambiamento climatico si è manifestato chiaramente negli ultimi anni attraverso diversi fenomeni – ha spiegato -. Nel futuro si dovrà pensare non solo a coprire e tutelare le uve ma anche a trovare dei sistemi che tutelino e proteggano il terreno aumentando anche le riserve idriche per far fronte ad un innalzamento delle temperature”, ha concluso Pasotti.


„In questo scenario diventa fondamentale l’intervento attivo delle cantine, prime sentinelle di un territorio che ha sempre più bisogno di attenzione e interventi rapidi che spesso vengono delegati ai privati”, ha aggiunto Mariangela Cambria, presidente di Assovini Sicilia, che mette l’accento sulle buone pratiche delle aziende per gestire il cambiamento climatico.

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E di futuro sostenibile ha parlato anche Giuseppe Bursi, vicepresidente della Fondazione SOStain Sicilia, nata nel 2020, su impulso di Assovini Sicilia e del Consorzio di tutela vini Doc Sicilia.

„Anche il Consorzio sta lavorando sempre più in modo attivo, promuovendo progetti di ricerca che affrontino il cambiamento climatico tramite l’innovazione – ha continuato Antonio Rallo – a fianco alle azioni intraprese delle cantine.

Tutto questo dinamismo da parte del comparto vitivinicolo però non può non vedere in prima linea le istituzioni.

La carenza idrica e l’aumento delle temperature, che negli ultimi anni hanno avuto un impatto diretto su tutta la produzione agricola, richiedono soluzioni ed interventi urgenti. Queste misure possono e devono essere promosse dalle istituzioni regionali e nazionali per garantire un futuro sostenibile alle aziende vitivinicole siciliane e agli agricoltori”.

Fonte dell'articoloansa.it
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